Finalmente, dopo tanti anni, è stanco.
Coraggio, ultimi passi; ci siamo quasi. La terra sotto i piedi e sugli stivali, vecchi, è rossa. Jeans scoloriti, una camicia larga, lo zaino diventato leggero come le ossa di un vecchio, un orizzonte sconfinato, poche nuvole, la rupe; è l'ora del tramonto.
I suoi occhi sono circondati da rughe piene di polvere, e guardano più lontano della fine del mondo.
Quello che doveva fare, l'ha fatto. Bene. Doveva andare così. Molti se li è lasciati indietro, ma non si è voltato. Molti sono ancora con lui.
In una vita si fanno cose buone e cose cattive; e tutto si sconta subito. Paradiso e inferno sono oggi, qui. Ti pesano sulle spalle. Tutto si sconta subito.
Ma è come accusare Petruska di essere un pupazzo; non ha senso. E lui lo sa.
Non ha obbedito a quel mostro che è il destino perché è un bravo ragazzo; lo ha fatto perché aveva paura, come tutti. Ora tutto è compiuto, e lui è solo un cassetto con i sogni di qualcuno dentro. Poco male. Poteva andare peggio.
Poteva dimenticare. Magari, in momenti di debolezza, l'avrebbe anche fatto volentieri. Non è andata così, ed è stato meglio per tutti.
E' ora di ringraziare il sole che sta tramontando, e di ricordare tutti quelli che come lui sono in viaggio. Quelli che camminano nella polvere. E' ora di ricordare quello che una volta, quando era veramente giovane, lo ha salvato.
Bene. Il sole è morto, e domani risorgerà. Ol' boy raccatta le sue poche cose, e sparisce nelle ombre.
Coraggio, ultimi passi; ci siamo quasi. La terra sotto i piedi e sugli stivali, vecchi, è rossa. Jeans scoloriti, una camicia larga, lo zaino diventato leggero come le ossa di un vecchio, un orizzonte sconfinato, poche nuvole, la rupe; è l'ora del tramonto.
I suoi occhi sono circondati da rughe piene di polvere, e guardano più lontano della fine del mondo.
Quello che doveva fare, l'ha fatto. Bene. Doveva andare così. Molti se li è lasciati indietro, ma non si è voltato. Molti sono ancora con lui.
In una vita si fanno cose buone e cose cattive; e tutto si sconta subito. Paradiso e inferno sono oggi, qui. Ti pesano sulle spalle. Tutto si sconta subito.
Ma è come accusare Petruska di essere un pupazzo; non ha senso. E lui lo sa.
Non ha obbedito a quel mostro che è il destino perché è un bravo ragazzo; lo ha fatto perché aveva paura, come tutti. Ora tutto è compiuto, e lui è solo un cassetto con i sogni di qualcuno dentro. Poco male. Poteva andare peggio.
Poteva dimenticare. Magari, in momenti di debolezza, l'avrebbe anche fatto volentieri. Non è andata così, ed è stato meglio per tutti.
E' ora di ringraziare il sole che sta tramontando, e di ricordare tutti quelli che come lui sono in viaggio. Quelli che camminano nella polvere. E' ora di ricordare quello che una volta, quando era veramente giovane, lo ha salvato.
Bene. Il sole è morto, e domani risorgerà. Ol' boy raccatta le sue poche cose, e sparisce nelle ombre.